Quando si tratta di bellezza, o meglio di cura di sé, esistono delle priorità che dipendono essenzialmente dal periodo della vita che si sta attraversando: da giovani tutta l’attenzione solitamente si concentra sul fisico, del resto la pelle è tesa ed elastica senza sforzo per via dell’età e quindi l’importante in quella stagione della vita diventa il corpo: che lo si vuole in forma, tonico e flessuoso.
Andando avanti con gli anni però, lo specchio, sebbene non vi rimandi un’immagine completamente onesta di voi stesse (in quello che vedete c’è tutto ciò che pensate di essere, le paure che avete accumulato, quello che vi è stato detto e come vi vedete attraverso gli occhi degli altri), tende ad essere più severo e l’attenzione passa al viso, che d’improvviso appare meno luminoso, meno teso, insomma invecchiato.
Ed effettivamente lo è, la pelle perde elasticità col tempo che passa, non è un segreto, le cellule si rinnovano più lentamente e appaiono, giorno dopo giorno, quei segni che per qualcuna sono utili e necessari, per altre uno sfacelo da togliere al più presto (dipende da quanto si è riusciti nel tempo a diventare amiche di sé stesse).
Se appartenete allo schieramento dello sfacelo, non disperate: certo nel Dna c’è già scritto che tipo di pelle la natura ha deciso di regalarvi, ma insomma anche la scienza è stata capace di fare miracoli, e quindi anche per la pelle esistono ormai creme e prodotti all’avanguardia, che pur non riportando indietro all’adolescenza, senz’altro riescono a rendere la pelle migliore.
Oltre ai prodotti, però, esistono anche dei movimenti che aiutano il viso a rimanere più teso: è la cosiddetta ginnastica facciale, piccoli esercizi (da fare da soli per non sembrare dei pazzi), che tonificano i muscoli di bocca, guance, naso e fronte, aiutando il viso a rassodarsi e ad assottigliarsi. Non mettetevi in allarme non è affatto faticosa, non si suda e si può fare in ogni momento della giornata. L’importante è conoscere le vocali perché saranno loro le responsabili di rimodellamento del vostro viso!
Partite quindi con la A: aprite al massimo la bocca e con le mani tirate indietro le guance, per la E chiudete le labbra come se deste un bacio. Anche se siete da soli non esasperare le smorfie altrimenti l’effetto positivo può trasformarsi nel contrario e invece di allentare le rughe farvele aumentare. A questo punto ci sarebbe la I che si deve pronunciare a labbra chiuse e sorridendo, ancora la O che si pronuncia come davanti a una sorpresa. E per finire la U spingendo la testa indietro e in alto così per distendere la pelle del collo.
Sempre soli (mi raccomando) potete aumentare i benefici anche con alcune smorfie: tipica quella del boccheggiamento del pesce per 30 secondi, con occhi spalancati. Se poi volete completare l’opera, quando vi date la crema idratante, massaggiatela con movimenti circolari.
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